La Sezione Aurea, in quanto legge strutturale del corpo umano, 
ha conosciuto in Leonardo da Vinci (1452/1519) un geniale assertore,
nel suo scritto "De Divina proportione" (Venezia,1509).  
A partire dal Rinascimento la Sectio Aurea acquista il crisma della 
bellezza estetica. 
Secondo Luca Pacioli ed Alfred Dürer, la SectioAurea o numero d'Oro, 
era elemento proporzionale analogico tra la figura umana e la natura 
oggettiva.   
In campo filosofico, inoltre, l'Harmonia della Natura diviene causa 
e principio del mondo. Ci riferiamo agli scritti di G. Bruno " De la 
Causa, principio et Uno"(1584) oppure al "Mysterium magnum" ( 1623) 
di Jacob Böhme. 
In botanica, fisica, zoologia, architettura, pittura e musica, oltre 
che in geometria in alcune relazioni riguardanti i poligoni regolari, 
la sezione aurea interviene in modo insistente.  
Essa, che non è altro che un semplice rapporto di numeri, si incontra 
ovunque, in natura, come nella scienza e nell'arte, e "contribuisce 
alla bellezza di tutto ciò che ci circonda." 
L’equilibrio armonico che si percepisce nelle opere dell’arte classica 
e rinascimentale è il risultato di un’impostazione che si realizza in 
alcuni principi compositivi come l’utilizzo della sezione aurea.  
In realtà vari esperimenti suggeriscono che la percezione umana mostra 
una naturale preferenza per le proporzioni in accordo con la sezione 
aurea.  
Gli artisti, quindi, tenderebbero quasi inconsciamente a disporre 
gli elementi di una composizione in base a tali rapporti. 
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